MARZO 2022

IL LIBRO SULL'AMICIZIA TRA FELLINI E ROL

franco Rol Fellini magica

[dall'aletta di copertina]

«Quando incontrai per la prima volta Fellini» scriveva Rol nel 1980 «mi accorsi di quanto acuto fosse lo sguardo del suo “terzo occhio” e di quale abissale fantasia la sua mente fosse capace». Anni prima, nel 1964, Fellini dal canto suo già diceva di Rol: «Certo è l’uomo più sconcertante che io abbia incontrato. Sono talmente enormi, le sue possibilità, da superare anche l’altrui facoltà di stupirsene». In seguito ripeterà, a confidenti ricettivi o giornalisti poco attenti, che la sua vita si divideva in “prima di Rol” e “dopo Rol”.
Citato spesso di sfuggita, e non sempre in modo appropriato, da critici e biografi di Fellini come “mago Rol” (qualifica usata però talvolta anche dallo stesso Fellini – in una via di mezzo tra Merlino e Mandrake – nonostante fosse al corrente della disapprovazione di Rol) è forse la figura più importante nella vita di Fellini, tanto incompresa quanto probabilmente un po’ scomoda, al cuore dei suoi veri interessi sin da quando era bambino: la “magia”, il paranormale, le intuizioni dello spirito. Questo perché lo stesso Fellini aveva fatto esperienze reali in tal senso e cercato risposte e conferme per tutta la vita.
Viene finalmente approfondita la loro amicizia, mettendo in luce le affinità artistiche, caratteriali ed esistenziali di entrambi e svelando anche numerosi aspetti inediti e significativi delle rispettive biografie.